Sabato 4 maggio 2019, alle ore 21, inaugura la stagione dei concerti della quinta edizione del Festival Sanctae Juliae il pianista argentino Daniel Rivera che eseguirà brani di Franz Liszt. Il concerto, denominato "In interiore homine" ha come cornice la chiesa di Santa Giulia a Livorno, e sarà incentrato sull'esecuzione di due delle dieci composizioni tratte da "Le Harmonies poétiques et religieuses", scritte fra il 1845 e il 1852 a Woronińce, residenza di campagna della principessa Carolyne von Sayn‐Wittgenstein, a cui sono dedicati. Saranno eseguiti "Bénédiction de Dieu dans la solitude", e "Funerailles", in genere collegato alla morte dell’amico Frédéric Chopin, anche per alcune sezioni che ricordano la Polacca Eroica op. 53 di Chopin, anche se Liszt ha precisato che l’opera non era stata scritta in onore di Chopin, ma per rievocare la tragica morte di tre vittime della rivoluzione che lacerò l’Ungheria dal 1848. Chiuderà il concerto: la Sonata in si minore. La Sonata in Si minore, per dirla con le parole di Salvatore Orlando, è complessa nel suo significato, sottovalutata anche da Brahms, che all'ascolto si addormentò. La Sonata nasce dopo che Liszt aveva abbandonato la carriera di pianista da quasi 10 anni, quindi non è un parto, è ciò che rimane di lui, è la riflessione di un UOMO terreno che guarda a DIO, i dubbi che si trasformano in certezze.
Daniel Rivera oggi è conosciuto e stimato nel panorama concertistico internazionale, considerato un pioniere delle sfide pianistiche e interprete di programmi ed opere di rare esecuzioni, interesse questo che culmina nel 2002, quando presenta in prima esecuzione mondiale una sua trascrizione pianistica della “Sagra della Primavera” di Stravinsky, confermando ancora una volta le sue straordinarie capacità tecniche e interpretative. Clicca per saperne di più...